La finta carbonara è un primo piatto gustoso ideale per chi è intollerante alle uova o non le gradisce.
All’inizio avevo scritto questa ricetta pensando alle donne in gravidanza, perchè mi ricordo che la cosa più difficile di quando sono rimasta incinta la prima volta è stato il regime alimentare per il rischio della toxoplasmosi. Io che adoro il prosciutto crudo e i salumi, non potevo mangiarli. La carbonara è diventato un piatto taboo, è stata dura, perchè le uova vengono cotte poco e la paura e il rischio della salmonella mi ha fatto desistere. La pancetta invece l’ho mangiata sempre ben cotta, anche l’altra carne di maiale sempre super cotta eh! Certo non tutti i giorni però quando avevo lo sfizio la cucinavo!
Poi è arrivato un commento di un mio amico “Food Blogger” Gianni di Mangia Bevi Godi che ha la moglie biologa e mi ha fatto venire il dubbio sui formaggi spalmabili per il rischio di Listeriosi.
Devo ammettere che non avevo minimamente pensato a questo rischio, colpa mia, anche perchè l’argomento è delicato, ma non mi è venuto il dubbio perchè ho usato la Philadelphia, che fa parte dei formaggi con latte pastorizzato, in teoria tra quelli ammessi in gravidanza. Per di più in questa ricetta la Philadelphia è cotta, quindi meno rischiosa.
Il mio consiglio è il seguente, se c’è qualche mamma in dolce attesa che approda in questa ricetta, chieda conferma al suo ginecologo. Anche per la carne di maiale i pareri sono contrastanti, la mia ginecologa, se ben cotta me l’ha sempre permessa, quindi mi raccomando lo ripeto consultate il medico e il buon senso, la moderazione è sempre la cosa migliore!
Torniamo alla ricetta anche perchè è davvero buona e l’ideale per chi le uova non le vuole mangiare. Questo piatto ha l’aspetto del celebre piatto romano, una finta carbonara senza uova, con la pancetta ben cotta.
L’aspetto è molto simile all’originale e vi assicuro che il sapore è davvero buono, certo non è lo stesso, perchè mancano le uova, ma una valida sostituta! Io sono stata light in rete ho visto ricette con peperoni e mortadella, se riuscite a digerirla la trovate sul sito di Giallozafferano
Curiosi di scoprire gli ingredienti per questa finta carbonara?
Ho pensato di fare anche una video ricetta così potete vedere come è facile prepararla!
Come si prepara la finta carbonara senza uova
Finta carbonara
Ingredienti
- 200 gr di pasta
- 80 gr di Philadelphia
- 80 gr di pancetta affumicata
- 1/2 bicchiere di vino bianco
- 1 bustina di zafferano
- olio qb
- pepe qb
- sale qb
Video ricetta
Istruzioni
- Prendete una padella e mettete a cuocere la pancetta con un filo d'olio e un po' di peperoncino, fatela rosolare bene, se siete in gravidanza cuocete bene la carne.
- Versate il vino bianco e fatelo evaporare, aggiungete la Philadelphia e una volta che è diventata cremosa è ora dello zafferano che darà il colore giallo al piatto, spegnete il fuoco.
- Cuocete la pasta in abbondante acqua salata scolatela al dente e conditela con il sugo della finta carbonara, se volete aggiungete un po' di pepe!
- Voilà la finta carbonara è pronta, uno spettacolo, se non si sa che è finta si potrebbe anche ingannare qualche ospite!
Se non avete intolleranza alle uova, vi consiglio di provare anche la mia carbonara originale, la versione della carbonara alternativa con salsiccia e anche quelle per vegetariani, la carbonara con le zucchine, avete l’imbarazzo delle scelta, qui trovate tutte le varianti di pasta alla carbonara che ho preparato! Alla prossima!
Un grazie speciale a Gianni di Mangia Bevi Godi per i suoi commenti sempre saggi ed argomentati
Buona idea 🙂 Io la finta carbonara la faccio con curcuma e panna. L’unica cosa (e non lo dico per romperti le uova nel paniere in quanto l’ho scoperto anch’io solamente alcuni giorni fa, mentre ascoltavo gli ultimi corsi di aggiornamento della biologa di casa) è che non la consiglierei alle donne in gravidanza.
I formaggi a pasta molle o semimolle sono infatti a rischio di contaminazioni da Listeria monocytogenes. La listeria è diffusissima in natura, resistentissima e molto molto fetente perché colpisce chi ha difese immunitarie molto deboli o chi sta vivendo cambiamenti ormonali tipici delle donne in gravidanza. La cosa che mi ha spaventato è che ha una mortalità del 18% ed è causa di aborti, meningiti, ecc. Insomma, ci sono molti meno casi rispetto alla salmonella ma davvero molto più cattivi!
Fra l’altro, ed è un’altra delle cose che mi ha fatto rizzare i capelli, è che ci sono tantissimi blog dedicati alle mamme e alla gravidanza che mettono tra i cibi consigliati la crescenza che è tra i formaggi più frequentemente contaminati :-\
Quindi anche la Philadelphia? Anche se sono confezionate e non prese al banco? Li ci sta, mi puoi dare conferma dalla parte di tua moglie biologa che rettifico la ricetta? Altra domanda se viene cotto? Posso capire spalmato è fresco ma cotto, credo che il rischio diminuisca
La biologa è al momento in ospedale 🙁 e non riesco a chiederle gli estremi degli studi (erano comunque dell’istituto zooprofilattico e se googli un po’ “listeria formaggi a pasta molle” o “listeria gorgonzola crescenza” ne trovi diversi accessibili anche al grande pubblico. Che sia confezionato non è necessariamente un indice di sicurezza perchè molto spesso il problema è nel ciclo produttivo. Parliamo di un patogeno che è diffusissimo ovunque (probabilmente ce l’hai anche nel tuo frigorifero in questo momento) ma che diventa problematico solo sopra certe concentrazioni e/o su soggetti debilitati o in gravidanza. Tra gli alimenti più a rischio ci sono appunto i formaggi molli e il pesce affumicato (che non l’avrei mai detto e che è sempre venduto sottovuoto ad esempio).
Poi per dire, tempo fa ad esempio la dolce metà l’aveva rilevata in alte concentrazioni su straccetti di pollo cotti e confezionati (quindi se uno li riscaldava e basta come indicato in confezione, senza cuocerli nuovamente a lungo era un bel problema). E’ un patogeno molto più fetecchio della salmonella perchè molto pericoloso, poco conosciuto e con ben 3 settimane di incubazione (vai a sapere cosa avevi mangiato 3 settimane prima). Quindi magari vai a un rinfresco con crostini con formaggio spalmabile, a te non succede niente ma magari il mese dopo la tua amica in dolce attesa ha un parto prematuro :-/
Cottura si, lo ammazza, però devi farlo andare qualche minuto a 80 gradi (non mi ero accorto che aggiungevi il formaggio con il fuoco ancora acceso, ottimo 🙂 ). Quindi per la tua ricetta, basta che sottolinei di cuocerlo bene (farlo bollire un po’ insomma) e puoi stare tranquilla 🙂
Grazie Gianni ora sistemo la ricetta ho letto anche che la Philadelphia e fatta con latte pastorizzato. In teoria è tra quelli ammessi. Sulla crescenza invece effettivamente è come dici tu. Per correttezza metto qualche fonte e correggo sia mai. 😊
Non c’entra che sia fatta col latte pastorizzato perché proprio ip latte pastorizzato alle volte è oggetto di diversi alert. Il Gorgonzola ad esempio è fatto anch’esso con latte pastorizzato ma è tra quelli più a rischio. La contaminazione alle volte avviene dopo. Bisogna quindi evitare alimenti che sono il substrato ideale per la crescita di questi batteri. Il parmigiano ad esempio è fatto con latte non pastorizzato ma è sicuro perché lì il patogeno non trova un ambiente ideale in cui diffondersi 😊
Grazie Gianni, ora ho corretto e fatto delle precisazioni doverose per tutti quelli che leggono il mio blog!
Non sono in gravidanza, quindi non ho problemi, ma non mi piace l’uovo nella carbonara, quindi sono entusiasta di questa versione!
Grazie mille, Paola effettivamente è davvero gustosa, quindi al di là se si è incinta oppure no, è un’alternativa gustosa a chi le uova o non le può o non le vuole mangiare! 😀
Questa ricetta mi sembra davvero ottima! Al di là se è l’ideale per le donne in gravidanza. Io sono intollerante alle uova e la proverò presto!