Oggi ho il piacere di ospitare Gianni Polesello il food blogger di “Mangia Bevi Godi“. Sono sicura che qualcuno di voi già lo conosce. Il suo blog è uno dei blog di cucina emergenti degli ultimi anni e le sue ricette sono tra le migliori che si trovano sul web.
Gianni propone ai suoi lettori piatti curati nel dettaglio, spiegati in maniera completa e fotografati con cura e sapienza.
Dal suo blog si percepisce la passione in quello che fa, è sempre disponibile a dare suggerimenti e nuovi spunti nell’ambito culinario.
Io sono una sua lettrice fedele e molte volte ho trovato sul suo blog di cucina, dei tutorial davvero utili che mi hanno aiutato in cucina. Vi segnalo i miei preferiti: Come pulire i gamberi crudi e Come far spurgare le vongole e togliere la sabbia.
Nel suo blog ce ne sono altri, vi consiglio di andare a leggerli, ne vale assolutamente la pena!
Passo la parola a Gianni, così potete scoprire qualche cosa in più su di lui e se già non lo fate, correte e seguitelo nei social, lo trovate su YouTube, su Instagram, Facebook e Pinterest!
Gianni raccontami qualche cosa su di te
Sono un foodblogger anomalo. Preparo pochissimi dolci e frequento pochissimo i social. Sono solito spendere il tempo libero con la mia famiglia e/o andando per mare, in barca a vela o sott’acqua. Ho sempre amato mangiare e bere ma ho iniziato a cucinare solo quando sono andato all’università (guarda caso un percorso di studi ad indirizzo marino). La mia cucina risente molto delle mie passioni; è per questo che la gran parte delle ricette che pubblico sono di pesce.
Come è nata l’idea di aprire un blog di cucina?
Tutto è partito dal mio viaggio di nozze negli USA: un road trip, con auto a noleggio, di quasi 5000 km attraverso i più importanti parchi dell’Ovest. Volevo assolutamente conservare il ricordo di quei luoghi meravigliosi e così ho acquistato una reflex e ho divorato tantissimi libri per imparare ad utilizzarla al meglio.
Mi sono così appassionato alla fotografia ma, per coltivare la passione, avevo bisogno di trovare una scusa che mi permettesse di utilizzare la macchina fotografica quotidianamente. Dal momento che mi piaceva cucinare, e visto che cucinavo ogni giorno, ho rivolto la mia attenzione alla fotografia food.
Ho iniziato a postare foto dei miei piatti su Facebook in un album che ho intitolato Mangia Bevi Godi (il titolo deriva da un proverbio veneto). Nel momento in cui mi sono reso conto che questo album stava diventando piuttosto corposo l’apertura del blog è stata la naturale conseguenza.
Cosa ti piace di più del foodblogging?
Mi piace il fatto che ti porta ad uscire dalla tua zona di confort per sperimentare piatti sempre diversi. Quando apri un blog è facile pubblicare frequentemente perché il blog è ancora un libro bianco dove puoi annotare i tuoi piatti di tutti i giorni. Quando però passano gli anni, e hai già pubblicato diverse centinaia di ricette, devi per forza di cose trovare il modo di inventare piatti nuovi. Il bello del foodblogging secondo me è proprio questo. Ti porta liberare la tua creatività in cucina.
Quali sono i piatti che preferisci cucinare?
Gli stessi che amo mangiare. Fin da bambino ho sempre adorato il pesce e col passare degli anni non sono mai cambiato. Per collocazione geografica poi sono molto influenzato dalla cucina veneziana, che è una cucina prettamente di mare. Nella mia quotidianità, cucino molto più spesso pesce che carne.
Hai un canale YouTube dove posti delle videoricette strepitose, cosa ami di più del formato video?
L’immediatezza e la chiarezza per chi guarda il video. In una ricetta tradizionale potresti ad esempio scrivere “sfumare con il vino”. Ma una persona che non si è mai messa ai fornelli potrebbe porsi delle domande (quanto vino? Cosa vuol dire sfumare? Lo devo versare tutto insieme o un po’ alla volta? Vino bianco o rosso? ecc.). Il formato video ha molte meno lacune della ricetta scritta. Questo perché chi guarda il video vede quello che stai facendo, anche se ti sei dimenticato di scriverlo. È molto più semplice mostrare che descrivere. Se vuoi descrivere dettagliatamente una ricetta con molti passaggi dovrai scrivere un poema mentre in video saranno sufficienti 3-4 minuti di filmato.
Nel video inoltre, potenzialmente, puoi metterci la faccia ed avvicinarti al tuo pubblico. Si tratta di un aspetto che vorrei tanto portare avanti ma che, al momento, ho difficoltà a realizzare. Con una bimba di due anni che mi corre intorno e mi abbraccia le gambe mentre cucino, riprendermi (senza riprendere lei) è davvero molto difficile.
Ti va di regalare una ricetta ai miei lettori, facile e gustosa?
Certo, ti regalo la video ricetta di un risotto alla zucca e pancetta croccante! Si tratta di una variante sfiziosa del mio tradizionale risotto alla zucca che cucino quasi ogni settimana. Un piatto che, grazie alla pentola a pressione, si prepara in pochissimo tempo. L’ideale, insomma, per le mamme sempre di corsa che seguono il tuo blog!
Risotto alla zucca e pancetta
Ingredienti
- 200 gr di riso (preferibilmente vialone nano)
- 500 ml di brodo
- 200 gr di zucca a cubetti
- 80 gr di pancetta a cubetti
- 1 cipolla
- 1/2 bicchiere di vino bianco
- 2-3 cucchiai di parmigiano
- olio extra vergine qb
- noce moscata qb
Istruzioni
- Rosolare la pancetta nella pentola a pressione. Nel frattempo tritare finemente la
- Rimuovere la pancetta e metterla da parte, trasferire quindi la cipolla nella pentola a pressione e farla soffriggere qualche minuto.
- Aggiungere il riso al soffritto e tostarlo brevemente uno o due minuti.
- Sfumare con vino bianco.
- Aggiungere la zucca a cubetti e il brodo. Chiudere la pentola a pressione e cuocere per 7minuti a partire dal fischio.
- Sfiatare la pentola a pressione e aprirla. Aggiungere la noce moscata e il parmigiano. Mescolare energicamente per mantecare il risotto.
- Trasferire nei piatti, aggiungere la pancetta precedentemente messa da parte e servire.
Ringrazio di cuore Gianni per la disponibilità e per la ricetta del risotto con la pentola a pressione, è assolutamente da provare!
Alla prossima!